L’istinto allo shopping compulsivo penso sia insito in tutte le donne, o quasi. Quando si tratta di bambini, poi, per qualche ragione, la frase magica di Becky Bloomwood “mi serve davvero?” non ha nemmeno il tempo di attraversare la nostra mente, ogni volta che passiamo davanti ad un negozio di settore. Ma è davvero necessario? molte volte ci giustifichiamo pensando che ogni cosa sia indispensabile per i nostri piccoli, e ci diamo al baby shopping compulsivo.
Noi mamme, si sa, vogliamo il meglio per i nostri figli ed è facile pensare che avere tutto sia la cosa migliore per loro, soprattutto ai giorni nostri e in una città come Milano. Ma forse la risposta migliore sta nel mezzo: avere il giusto!
Prima di aspettare Isablel, mi piaceva fare qualche viaggio in Senegal, a Dakar, come volontaria per una scuola estiva per bambini poveri.
Oggi, quando ci regalano la terza giacca che non ci serve, giustificando l’acquisto con il fatto che era troppo carina per non comprarla, immediatamente mi vengono in mente ricordi delle bambine africane, circa dell’età di otto/nove anni, che si lavano l’unico paio di mutande che hanno, a mano, in un catino con acqua bollente e una saponetta. Si, avete letto bene, un solo paio di mutande!
Ecco no, non vorrei mai che mia figlia si debba lavare le mutande ed usarle per un anno intero, però, forse, in un’epoca consumistica, tendiamo troppo spesso ad esagerare.
Il valore etico dell’avere il giusto
Io credo che dovremmo imparare ad accontentarci. Negli ultimi anni, questo pensiero sembra aver acquisito un’accezione negativa, come se, quelli che si accontentano, non meritassero di aver successo nella vita. C’è però anche un senso diverso di “accontentarsi”: personalmente lo vedo come dare valore alle cose. Torniamo all’esempio della giacca. L’altra giacca invernale che abbiamo, me l’ha passata la mia vicina, entrambe abbiamo una vita modesta, ma non viviamo nell’oro. Quando me l’ha data, era in perfette condizioni, e lo è ancora oggi. Quando vedo Isabel con quella giacca sono molto felice, perché sento di aver cooperato con un’altra mamma e di avergli conferito un nuovo valore, altrimenti sarebbe stata buttata.
Se non diamo a loro il tempo di affezionarsi a ciò hanno, io penso che difficilmente i nostri bambini impareranno a dare valore alle cose. Per loro sarà sempre scontato che le cose sono usa e getta, e quindi di poco valore, mentre, invece, si potrebbe avere maggior cura di ciò che possediamo e fare del bene agli altri, eliminando il superfluo.
Forse dovremmo quindi chiederci più spesso se quello che abbiamo o vorremmo acquistare per i nostri figli sia veramente necessario e passare così a loro un modello etico e razionale. Avere sempre di tutto e di più può infatti farci cadere in una sorta di trappola, per cui non ci sentiamo appagati se non abbiamo di più di ciò di cui abbiamo bisogno, o peggio, di più degli altri.
Quando il nostri bisogni sono dettati dai media
Da dove deriva questo bisogno di avere sempre tutto? Se c’è una cosa che mi disturba è il potere che hanno le pubblicità e i media nel condizionare il nostro pensiero. Ecco che secondo le pubblicità moderne e i modelli dei vari social, tutto diventa necessario, senza esserlo davvero. È la legge numero uno per vendere un prodotto: creare il bisogno. Com’è possibile però, che permettiamo ai grandi marchi di avere così tanta influenza su di noi?
Io penso che i nostri figli, soprattutto se molto piccoli, non si accorgeranno nemmeno se la loro giacca è di una tonalità coordinata con il passeggino, oppure se hanno il vestito per le feste comprato apposta per fare una foto e pagato al prezzo di mezzo stipendio, o ancora se hanno cinque paia di cappellini diversi, da abbinare a seconda dell’evenienza o se ne hanno uno solo, magari di quelli un po’ buffi con cui possono giocare.
Ai bimbi importa di più sentirsi amati, sentire l’affetto di mamma e papà, sentirsi unici e speciali e che gli adulti rispondano ai loro bisogni.
Credo che sia questo l’essenziale, perché si sentano appagati e non abbiano mai rimpianti nella vita.
E tu? sei una sostenitrice del baby shopping, o sei una mamma moderata come me? puoi inserire la tua opinione nei commenti 😉
Você é realmente Fantástica…penso como vc,as crianças precisam de amor e afeto, claro uma alimentação sana e saudável, eu penso que será um grande legado a deixar Amei tudo!!!😍Parabéns e Felicidades
Obrigada Amanda, sei gentilissima 🙂 eh si i bimbi hanno bisogno di affetto, spesso sono io stessa la prima che se lo deve dire per ricordarselo, ma si fa quel che si può. Vero anche dell’alimentazione, ne parlerò presto. Grazie per gli auguri, speriamo che il blog abbia successo, ci tengo molto. Una buona giornata e un abbraccio