Da quella più tradizionale a quella più complicata (ma può che essere utile), vediamo insieme 5 posizioni per allattare al seno i nostri neonati. Ognuna ha un suo perché e può essere più o meno comoda, avere vantaggi e svantaggi.
#1 Posizione tradizionale
La posizione tradizionale è la prima che ti insegnano le ostetriche e quella forse migliore per prendere dimestichezza con l’allattamento. Io l’ho sempre trovata molto comoda perché mi da sicurezza e, soprattutto nei primi giorni di vita del nostro piccolo, è molto pratica per aiutarli ad attaccarsi bene al seno.
Da questa posizione possiamo comodamente staccare una mano e sorreggere il corpicino minuto del neonato con tranquillità, senza avere la sensazione che ci stia scivolando tra le mani. Poter avere una mano libera aiuta anche a passare il tempo. Certo, è verissimo che quando si allatta ci guarda negli occhi, ma sfido chiunque a rimanere incollato con lo sguardo al bambino quando si attacca 10 o 12 volte al giorno e ci sta per un’ora. Ecco, nel frattempo si può leggere un buon libro (bugia, stiamo al cellulare, ecco cosa facciamo 🙂 ).
Un altro vantaggio, non da sottovalutare, è che è la posizione più semplice per poter allattare anche in piedi. Una volta che ci avrete preso l’abitudine, sarete in grado anche di alzarvi dal divano e andare in giro per la casa allattando. Se come la mia bambina, i vostri cuccioli non si staccherebbero mai, tutto ciò vi può salvare la vita.
Lo svantaggio di questa posizione è che alla lunga può essere scomoda e causare mal di schiena. Non è facile rilassare le spalle e tutto il corpo è abbastanza è in tensione per sorreggere il bambino.
Come funziona: il corpo del neonato deve essere in linea orizzontale e il volto è leggermente inclinato e rivolto verso il seno dalla mamma. La sua testa appoggia sulla piega del gomito e l’avambraccio e la mano sorreggono il resto.
#2 Posizione rugby
Questa invece è più complicata, non è molto semplice le prime volte, ma ha i suoi vantaggi. Sicuramente è utile per variare perché cambiando posizione ogni tanto anche il corpo si può rilassare maggiormente. La peculiarità della posizione rugby è però quella di permettere al bambino di attaccarsi al seno appoggiando la labbra principalmente nella parte inferiore. Tutto questo serve a svuotare la parte bassa del seno che spesso rimane gonfia e può provocare dolore. Variare le posizioni e avere più opzioni è sempre una buona cosa quando si allatta, perché così evitiamo alcuni dolori dovuti al mantenimento prolungato della stessa postura.
Anche qui si ha una mano libera ma è un po’ più faticoso sorreggere la testa, quindi potrebbe essere utile usarle entrambe.
Lo svantaggio è che per far sì che sia comoda meglio stare sedute sul divano, non è così pratica per potersi alzare. Inoltre i piedini del bambino sporgono dietro la nostra schiena e, per non fargli appoggiare contro la sponda del divano occorre ruotare il busto. Alla lunga è faticosa.
Come funziona: come nella posizione tradizionale, una mano sorregge la testa del bambino e il resto del corpo è in appoggio sull’avambraccio. In questo caso però, il bambino si attacca al seno che si trova dallo stesso lato del braccio che siamo usando per sostenerlo. È importante che il fianco del bambino sia perfettamente aderente a quello della mamma. Il volto del neonato è rivolto verso l’alto (come se si trovasse a pancia in su) e si attacca al seno appoggiando le labbra principalmente nella parte inferiore.
#3 Con il cuscino allattamento
Se avete un neonato di pochi mesi e state allattando, il cuscino allattamento può essere il vostro più caro amico. Io all’inizio non mi ci trovavo molto, ma poi ho scoperto tutti i suoi vantaggi e non ho più potuto farne a meno. Senza dubbio permette una postura migliore e dopo un po’ si nota la differenza dell’impatto sulla nostra preziosa schiena.
Ce ne sono di diversi tipi, più rigidi, più morbidi, più grandi, più piccoli, ho in programma già un articolo con i miei consigli per scegliere il cuscino da allattamento più adatto a voi. Uno dei suoi vantaggi è anche quello che si può usare tante cose diverse, noi lo abbiamo usato anche per lo sviluppo motorio e del gattonamento, per giocare insomma. Doverlo mettere in pensione è stato davvero difficile, ci eravamo affezionate. Ovviamente la sua utilità principale è quella di liberarci entrambe le mani, sempre per leggere meglio il nostro libro.
Lo svantaggio è che non lo si può portare ovunque e che quindi non è pratico per chi non si fa problemi ad allattare in pubblico.
Come funziona: il cuscino allattamento ha una forma a mezzaluna. Se allattiamo nella posizione tradizionale, va adagiato con la parte concava che aderisce al nostro ventre, più o meno all’altezza dell’ombelico. Se allattiamo nella posizione rugby la parte concava dovrà aderire invece al nostro fianco.
#4 Sdraiate sul fianco
Sembrerebbe la più semplice da imparare ma non lo è, anche il piccolo deve imparare a coordinarsi e a mettersi in posizione bene. Se praticate il co-sleeping (dormite insieme al bambino), questa posizione vi consentirà di non dovervi alzare ogni volta e quindi di riposare meglio. Si può usare questa posizione anche se non si dorme insieme, sono tanti i momenti in cui una mamma sente proprio la necessità di sdraiarsi, e allora perché non farlo?
Come dicevo ci vuole del tempo per riuscire a metterla in pratica, ma può dare grosse soddisfazioni. L’unica cosa a suo sfavore è che chi ha il seno grosso si può trovare in difficoltà. In questo caso ci si può aiutare con un piccolo cuscino o una salvietta arrotolata, da posizionare sotto la testa del neonato.
Come funziona: la mamma è sdraiata sul fianco e il bambino si attacca al seno a contatto con il materasso. Anche il bambino è sdraiato e rivolto verso la mamma. Perché sia fattibile, il capezzolo deve essere sulla linea della bocca del bambino, permettendogli di mantenere il capo in posizione orizzontale. Se per arrivare al seno il bambino deve ruotare il capo, la posizione è scorretta e può essere fastidiosa per il bambino.
#5 Sdraiate con appoggio
Questa è in assoluto quella che più ho usato e che mi ha permesso di vivere al meglio l’allattamento. È un’altra posizione da tenere a letto o quando si riposa. Per questa servono dei cuscini per sorreggere la schiena, ma più di tutti voglio consigliarvene uno che mi ha letteralmente salvato la vita: il cuscino triangolare. Al link che trovate, vi ho messo un esempio ma potete trovarne di tutti i tipi. Non l’ho mai sentito associare all’allattamento, infatti io l’ho scoperto per altri motivi. Con il giusto sostegno alla schiena, ci si può mettere comodamente a letto e allattare guardano la TV, ops … intendevo dire a leggere il nostro bel libro.
Lo svantaggio è ancora una volta che non la si può applicare quando si è fuori, mi sembra scontato. Rispetto a quella dove siamo totalmente sdraiate però è molto più semplice e comoda per noi.
Come funziona: La mamma è con la schiena appoggiata a più cuscini o al cuscino triangolare, il bambino e la madre scelgono la posizione che più gli viene naturale. Questa posizione della madre permette al bambino di sistemarsi naturalmente con una postura corretta, a seconda del comfort ma anche delle rispettive corporature.
E tu? Quali sono le posizioni per allattare al seno che preferisci? Hai provato quelle che di cui ho parlato? Scrivi la tua risposta nei commenti, le tue opinioni sono importanti.
Là posizione preferita che usa tutt ora mia figlia è sdraiata sul un fianco !!
Bellissimo blog
Anche noi per dormire belle appiccicate facevamo così 🙂 grazie per i complimenti